Hamas ha detto che sabato rilascerà gli ultimi ostaggi vivi che doveva liberare nella prima fase del cessate il fuoco a Gaza

Hamas ha detto che sabato rilascerà gli ultimi sei ostaggi vivi che dovevano essere liberati nella prima fase del cessate il fuoco con Israele: il Times of Israel ha riferito che fra loro ci dovrebbero essere anche Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, due cittadini israeliani trattenuti nella Striscia di Gaza da dieci anni. Secondo l’accordo iniziale Hamas avrebbe dovuto liberare solo tre ostaggi nella giornata di sabato e non è noto perché abbia cambiato idea. Nella prima fase dovevano essere liberati in tutto 33 ostaggi, in cambio del rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane: 19 sono stati già liberati mentre 8 sono considerati morti da Israele. Altri 24 ostaggi dovrebbero essere liberati durante la seconda fase dell’accordo.
Hamas ha anche detto che giovedì consegnerà a Israele i corpi di quattro ostaggi uccisi mentre si trovavano nella Striscia di Gaza, fra cui anche quelli dei membri della famiglia di Yarden Bibas, un ostaggio liberato il 1° febbraio 2025: Bibas era stato rapito insieme alla moglie Shiri Bibas e ai figli Kfir e Ariel, che al tempo avevano rispettivamente nove mesi e quattro anni. Inizialmente la restituzione dei corpi degli ostaggi morti in prigionia era prevista per le successive fasi del cessate il fuoco, ma nel caso della famiglia Bibas la situazione è più complicata: Hamas aveva detto che Shiri Bibas e i suoi figli erano stati uccisi nel 2023 in un bombardamento israeliano, ma Israele dice di non avere informazioni che possano confermarlo. Trattandosi di una donna e due bambini, i tre sarebbero dovuti essere liberati durante la prima fase del cessate il fuoco.