Che posto è Pahalgam, nel Kashmir
È una meta turistica indiana, nota come “mini Svizzera” ma anche molto difficile da raggiungere: mercoledì c'è stato uno degli attacchi armati più gravi degli ultimi anni

L’attacco in cui sono stati uccisi 26 turisti nel Kashmir, nel nord dell’India, è eccezionale non solo perché è uno dei più gravi compiuti negli ultimi anni in quella regione, ma anche per dove è avvenuto: a Pahalgam, una località turistica montana nella regione del Kashmir, remota e difficilmente accessibile, collocata in un punto in cui non avvenivano attacchi armati gravi da oltre vent’anni. Non è chiaro come il gruppo di persone che ha compiuto l’attacco sia arrivato lì, né quali obiettivi avesse o dove si trovi ora. Il sottosegretario per gli Affari esteri indiano, Vikram Misri, ha detto che tutte le persone uccise erano indiane tranne una, nepalese. Sull’attacco comunque si sa ancora molto poco e le forze dell’ordine stanno cercando i responsabili.
Pahalgam ha meno di 6mila abitanti e si trova nell’estesa prateria di Baisaran, circa 90 chilometri a est di Srinagar, la città principale della zona. È un punto dell’India molto noto e apprezzato per i prati, le foreste di pini, le cime innevate delle montagne e i percorsi di trekking, che lo rendono molto particolare rispetto all’immaginario che i turisti hanno normalmente dell’India: per questo la zona di Pahalgam è nota come “mini Svizzera”, un termine usato per indicare anche altre aree del paese.
La prateria di Baisaran è raggiungibile solo a piedi o a cavallo: si può raggiungere Pahalgam in auto partendo da Srinagar, dato che non ha un aeroporto, e poi percorrere dei sentieri.
La zona in cui si trova Pahalgam, inoltre, è collocata lungo un importante percorso di pellegrinaggio annuale della comunità indù, l’Amarnath Yatra: Pahalgam è uno dei centri maggiori dove fermarsi durante il pellegrinaggio, e attira per questo ogni anno migliaia di persone. Quest’anno l’Amarnath Yatra inizia il 3 luglio e termina il 9 agosto.

Un veicolo delle forze dell’ordine dopo l’attacco (AP Photo/Dar Yasin)
Pahalgam si trova nel Kashmir, una regione nel nord dell’India molto particolare: è a maggioranza musulmana, mentre il resto dell’India è prevalentemente induista, ed è al centro di una contesa decennale col Pakistan, che la rivendica come propria.
A lungo la Costituzione indiana ha assegnato uno “status speciale” al Kashmir, che tra le altre cose gli garantiva un altissimo grado di autonomia. Questo però è stato revocato dal governo nazionalista di Narendra Modi nel 2019 (Modi, induista, usa da tempo una retorica ostile contro i musulmani indiani). Dopo la revoca la regione è stata divisa in due “territori”: il Jammu e Kashmir e il Ladakh.
In passato vari gruppi separatisti appoggiati dal Pakistan hanno spesso compiuto attacchi anche molto violenti, ma negli ultimi anni sono diminuiti. Nel frattempo il governo di Modi ha promosso e incentivato il turismo in questa zona, anche con l’obiettivo di dimostrare grazie all’aumento del turismo che la sua azione politica aveva portato a una maggiore stabilità.
Nel Kashmir un attacco così esteso contro civili non veniva compiuto da oltre vent’anni. Uno dei più gravi fu il massacro di Chittisinghpura: il 20 marzo del 2000 35 persone della comunità Sikh furono uccise da un gruppo di uomini armati poi identificati come membri del gruppo radicale pakistano Lashkar-e-Taiba.