La Cina ha rimosso le sanzioni che aveva emesso nel 2021 contro alcuni europarlamentari

Il cortile della sede del Parlamento Europeo a Strasburgo, in Francia
Il cortile della sede del Parlamento europeo a Strasburgo, in Francia (EPA/RONALD WITTEK, ANSA)

Mercoledì la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha comunicato che la Cina ha ritirato alcune delle sanzioni che aveva emesso nel 2021 in reazione a quelle imposte dall’Unione contro la Cina per le violazioni dei diritti umani nei confronti degli uiguri, la minoranza etnica prevalentemente di religione musulmana che vive nella regione cinese dello Xinjiang.

Nel 2021 la Cina aveva sanzionato dieci importanti politici e accademici europei, tra cui cinque europarlamentari, e quattro istituzioni dell’Unione, tra cui la commissione Diritti umani del Parlamento europeo. Per esempio aveva vietato a questi europarlamentari e alle loro famiglie l’ingresso in Cina: il Parlamento aveva allora interrotto il dialogo istituzionale con il paese. Nel settembre dell’anno scorso la Cina ha avviato i primi tentativi per ristabilire i rapporti, a cui sono seguiti diversi incontri volti a migliorare le relazioni. Le sanzioni rimosse mercoledì sono quelle verso gli europarlamentari, quattro dei quali ancora in carica, e le commissioni per i Diritti umani e la Sicurezza del Parlamento europeo.