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  • Domenica 18 maggio 2025

In Polonia ci sarà il ballottaggio tra il candidato del governo e quello sovranista

Rafał Trzaskowski e Karol Nawrocki hanno preso entrambi circa il 30 per cento, con il primo leggermente in vantaggio

Rafal Trzaskowski festeggia dopo la diffusione degli exit poll a Sandomierz, 18 maggio (AP Photo/Aleksander Kalka)
Rafal Trzaskowski festeggia dopo la diffusione degli exit poll a Sandomierz, 18 maggio (AP Photo/Aleksander Kalka)
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Al primo turno delle elezioni presidenziali in Polonia i due candidati più votati sono stati il candidato del blocco di centrodestra al governo, Rafał Trzaskowski, e quello del partito sovranista e di estrema destra Diritto e Giustizia (PiS), Karol Nawrocki: Trzaskowski ha preso il 31,4 per cento dei voti, e Nawrocki intorno il 29,5 per cento. Ci sarà quindi un ballottaggio tra loro due, il primo giugno.

L’incognita principale di quest’elezione era chi sarebbe andato al ballottaggio: il favorito assieme a questi due era Sławomir Mentzen, il candidato di Confederazione, un partito con posizioni ancora più a destra di PiS, che però si è fermato al 15 per cento. Già prima che venissero comunicati i risultati ufficiali, e con i soli exit poll a disposizione, Mentzen aveva riconosciuto la sconfitta, e aveva detto che a breve avrebbe indicato ai suoi sostenitori chi votare al ballottaggio.

Il candidato di Diritto e Giustizia, Karol Nawrocki, festeggia dopo la diffusione degli exit poll, il 18 maggio a Gdansk

Il candidato di Diritto e Giustizia, Karol Nawrocki, festeggia dopo la diffusione degli exit poll, il 18 maggio a Gdansk (AP Photo/Wojciech Strozyk)

Trzaskowski è espresso da Coalizione Civica, di cui fa parte anche il primo ministro Donald Tusk. È sindaco di Varsavia, è un politico noto e rispettato da anni ed era primo nei sondaggi: si rivolgeva anche alle parti più progressiste dell’elettorato, ma recentemente aveva spostato sensibilmente a destra le sue posizioni, in particolare su temi come la sicurezza e l’immigrazione che ritiene siano i punti forti dei suoi principali avversari. Questo riposizionamento, evidente anche nella ritrosia a parlare di aborto e della comunità LGBT+, potrebbe però alienargli un pezzo dell’elettorato progressista, specie donne e giovani, che fu determinante per portare Coalizione Civica al governo.

Il risultato delle elezioni è certamente incoraggiante per Nawrocki: fino a questa campagna elettorale era sostanzialmente uno storico sconosciuto, al contrario di Trzaskowski, ed è stato candidato da Diritto e Giustizia in una fase di grosse difficoltà giudiziarie e di carenza di fondi. È probabile che al ballottaggio riceverà molti voti che al primo turno sono andati a Mentzen.

Le presidenziali sono cruciali sia per la coalizione al governo sia per Diritto e Giustizia. Da un anno e mezzo infatti si trascina uno scontro istituzionale che ha molto limitato l’attività del governo europeista perché il presidente uscente, Andrzej Duda, è espresso da Diritto e Giustizia, che aveva governato in modo semi-autoritario dal 2015 al 2023. Per il primo ministro Donald Tusk, che aveva vinto le elezioni del 2023, sarebbe fondamentale ottenere la presidenza. Per le stesse ragioni, Diritto e Giustizia è determinato a impedirlo.

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