Trump ha rinviato i dazi sulle merci europee al 9 luglio, dopo una telefonata con Ursula von der Leyen

Il crollo dell'indice delle azioni tedesche DAX dopo la minaccia dei nuovi dazi sull'Unione Europea, venerdì (AP Photo/Michael Probst)
Il crollo dell'indice delle azioni tedesche DAX dopo la minaccia dei nuovi dazi sull'Unione Europea, venerdì (AP Photo/Michael Probst)

Il presidente statunitense Donald Trump ha posticipato l’entrata in vigore dei dazi del 50 per cento sulle merci importate dall’Unione Europea al prossimo 9 luglio. Lo ha deciso dopo una telefonata con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che aveva chiesto più tempo per organizzare le trattative per un accordo commerciale. I nuovi dazi erano stati minacciati venerdì da Trump: sarebbero dovuti entrare in vigore il primo giugno.

In questi mesi si è visto ripetutamente come la tattica di Trump consista nel minacciare altri paesi per avviare le trattative commerciali da una posizione di vantaggio, con l’obiettivo di ottenere risultati positivi per gli Stati Uniti. Spesso sono solo bluff seguiti da retromarce, che però provocano grossi danni economici. In questo caso la decisione di Trump di posticipare l’entrata in vigore dei dazi sulle merci importate dall’Unione è stata accolta positivamente dai mercati finanziari europei, i cui titoli lunedì mostrano andamenti positivi.