L’ultimo ospedale funzionante a nord di Gaza ha dovuto chiudere per ordine dell’esercito israeliano

L’ultimo ospedale in funzione nel distretto più settentrionale della Striscia di Gaza, quello al Awda di Jabalia, è stato costretto a chiudere a causa dei più recenti ordini di evacuazione dell’esercito israeliano. Il direttore dell’ospedale, Mohammed Salha, ha detto a BBC News che l’evacuazione è avvenuta giovedì sera dopo che l’esercito aveva minacciato di attaccare la struttura. I pazienti, un centinaio, sono stati trasportati dal personale medico per alcune centinaia di metri perché le ambulanze non avevano potuto avvicinarsi all’ospedale per via delle strade distrutte. Sono stati trasferiti all’ospedale al Shifa, riaperto molto parzialmente dopo essere stato in parte distrutto dall’esercito israeliano nel 2024.
Le Nazioni Unite hanno riferito che, al momento dell’evacuazione, si stavano intensificando gli attacchi israeliani nella zona dell’ospedale di Jabalia. Prima della chiusura la situazione umanitaria era già gravissima: l’ospedale era pieno di feriti e a corto di rifornimenti, che l’Organizzazione mondiale della Sanità era riuscita a consegnare in due occasioni questa settimana, esponendo il suo personale ai bombardamenti e agli spari delle operazioni militari israeliane nelle vicinanze. Venerdì gli attacchi israeliani nella Striscia hanno ucciso almeno altre 27 persone. Oggi la quasi totalità di Gaza, l’80 per cento del territorio, è sottoposta a ordini di evacuazione dall’esercito, che sono drammatici per la popolazione anche perché non hanno una scadenza.
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