Trump ha raddoppiato i dazi su acciaio e alluminio: ora sono del 50 per cento

Un impiegato in una fabbrica d'acciaio a Città del Messico (AP Photo/Eduardo Verdugo)
Un impiegato in una fabbrica d'acciaio a Città del Messico (AP Photo/Eduardo Verdugo)

Da mercoledì 4 giugno i dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio e alluminio sono raddoppiati, passando dal 25 per cento al 50 per cento. La decisione era stata annunciata dal presidente Donald Trump la scorsa settimana, e formalizzata martedì. I dazi al 25 per cento erano in vigore da metà marzo. Secondo l’amministrazione Trump dovrebbero servire per favorire la produzione nazionale, rendendo più svantaggioso comprare acciaio e alluminio dall’estero. Da tempo però il settore metallurgico degli Stati Uniti è in crisi, e non è detto che riesca a soddisfare in tempi rapidi un eventuale aumento della domanda.

L’aumento dei dazi si applica a tutti i paesi tranne il Regno Unito, l’unico che finora ha concluso un accordo commerciale con gli Stati Uniti da quando ad aprile Trump ha imposto (e poi in gran parte sospeso) dazi altissimi a quasi tutti, causando enorme caos.

Al momento gli Stati Uniti impongono dazi del 10 per cento sulle importazioni da tutti i paesi: nei piani di Trump questi dovrebbero aumentare notevolmente a luglio. Sono in vigore anche dazi aggiuntivi su specifici prodotti, per esempio le auto, o per specifici paesi, come la Cina.

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