A Malta due uomini sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia

Una manifestazione a un anno dall'omicidio di Daphne Caruana Galizia nel luogo in cui la sua macchina fu fatta esplodere (AP Photo/John Borg)
Una manifestazione a un anno dall'omicidio di Daphne Caruana Galizia nel luogo in cui la sua macchina fu fatta esplodere (AP Photo/John Borg)

Martedì un tribunale di Malta ha condannato all’ergastolo due uomini con l’accusa di complicità nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, avvenuto otto anni fa. Jamie Vella e Robert Agius sono stati dichiarati colpevoli di aver fornito la bomba che il 16 ottobre del 2017 fece esplodere la macchina di Caruana Galizia mentre lei era a bordo, uccidendola a 53 anni.

Daphne Caruana Galizia era una delle giornaliste più conosciute a Malta, per via delle sue inchieste sulla corruzione e soprattutto sull’evasione fiscale internazionale sull’isola, di cui si era parlato molto per via dei Panama Papers (i documenti riservati che avevano rivelato una rete internazionale di società offshore e loro beneficiari). Era stata la prima a rivelare il coinvolgimento di alcuni importanti membri del governo dell’allora primo ministro Joseph Muscat.

Per il suo omicidio, che ebbe molta risonanza in Europa e scatenò una serie di grandi manifestazioni a Malta, erano già stati condannati altri tre uomini: Vince Muscat a 15 anni nel 2021 (che aveva accettato di collaborare con la giustizia) e i fratelli George e Alfred Degiorgio a 40 anni di carcere nel 2022. Tutti e tre erano esponenti della criminalità maltese e si erano dichiarati colpevoli. Erano stati considerati gli esecutori materiali dell’omicidio, mentre il presunto mandante, l’imprenditore Yorgen Fenech, è libero su cauzione e ancora in attesa di processo.

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