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  • Domenica 15 giugno 2025

Chi è l’uomo ricercato per l’omicidio della deputata statale in Minnesota

Si chiama Vance Boelter, ha 57 anni e avrebbe agito per motivi politici: nella sua auto è stata trovata una lista di obiettivi con 70 nomi

Giornalisti, fotografi e alcune persone all'esterno delle proprie case, vicino a una delle abitazioni di Vance Luther Boelter, Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti
(REUTERS/Tim Evans)
Giornalisti, fotografi e alcune persone all'esterno delle proprie case, vicino a una delle abitazioni di Vance Luther Boelter, Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti (REUTERS/Tim Evans)
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In Minnesota la polizia sta ancora cercando l’uomo sospettato di aver ucciso la deputata statale del Partito Democratico Melissa Hortman e suo marito Mark e di aver ferito il senatore Democratico John Hoffman e sua moglie. La polizia ha detto che l’uomo, che si chiama Vance Boelter, si troverebbe ancora nell’area metropolitana di Minneapolis e che potrebbe provare ad allontanarsi. L’FBI, la polizia federale statunitense, ha offerto una ricompensa di 50mila dollari a chi è in grado di fornire informazioni utili per arrestarlo.

Vance Boelter ha 57 anni e secondo la polizia avrebbe agito per motivi politici. Dentro la sua auto è stato trovato un manifesto e una lista di obiettivi con circa 70 nomi: c’erano quelli dei parlamentari colpiti e di altri politici Democratici, ma anche di medici, persone note nella comunità e nel mondo imprenditoriale della zona e di alcune sedi di Planned Parenthood, l’organizzazione statunitense di cliniche che offrono servizi per la salute riproduttiva e praticano aborti.

Secondo David Carlson, un uomo intervistato dal New York Times che ha detto di essere uno dei suoi migliori amici, Boelter possedeva armi da fuoco, aveva votato per Donald Trump l’anno scorso ed era un cristiano profondamente contrario all’aborto. Boelter non aveva però mai parlato con Carlson dei due politici a cui avrebbe sparato.

Dai registri statali è stato ricostruito che in passato Boelter aveva fatto parte insieme al senatore John Hoffman del Consiglio per lo sviluppo della forza lavoro del Minnesota, un organo pubblico composto da 41 membri che ha l’obiettivo di migliorare l’economia dello stato. La polizia ha detto di non sapere ancora se i due si conoscessero, ma che avevano entrambi partecipato a una riunione online nel 2022 sul tema del mercato del lavoro dopo la pandemia da COVID-19.

Le foto di Vance Boelter fornite dall’FBI durante le ricerche (FBI via AP)

Boelter abitava con la moglie a Green Isle, un comune in Minnesota a circa un’ora di macchina da Minneapolis, ma aveva affittato anche una camera in città nella stessa casa di Carlson, dove stava diversi giorni alla settimana. Carlson ha detto che venerdì Boelter aveva pagato in anticipo quattro mesi di affitto (circa 220 dollari al mese) e poi gli aveva detto che aveva bisogno di riposarsi. Sabato mattina gli aveva mandato un messaggio in cui scriveva che presto sarebbe potuto morire, ma nel messaggio non venivano menzionati gli attacchi. Carlson ha detto che Boelter stava attraversando un periodo di difficoltà finanziarie e di problemi di salute mentale.

La vita lavorativa di Boelter, almeno quella descritta sui suoi profili social, era piuttosto variegata. Carlson ha detto che Boelter lavorava per un’impresa di pompe funebri, ma insieme alla moglie è anche indicato come il capo di una società di sicurezza privata chiamata Praetorian Guard Security Services. Sul suo profilo LinkedIn dice inoltre di essere anche amministratore delegato di una società chiamata Red Lion Group, con sede nella Repubblica Democratica del Congo e il cui settore non è chiaro. In precedenza era stato direttore di un supermercato 7-Eleven a Minneapolis.

I moduli fiscali dell’Internal Revenue Service, l’agenzia statunitense di riscossione delle tasse, mostrano inoltre che Boelter e sua moglie hanno gestito anche un’organizzazione cristiana senza scopo di lucro chiamata Revoformation Ministries. Una versione archiviata del sito internet dell’organizzazione diceva che Boelter era stato ordinato sacerdote nel 1993, che aveva viaggiato «nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania» e che aveva «cercato militanti islamici per condividere il Vangelo e dire loro che la violenza non era la risposta».

Il New York Times ha trovato anche dei video online in cui Boelter teneva dei sermoni in una chiesa della Repubblica Democratica del Congo, fra cui uno in cui parlava delle persone appartenenti alla comunità LGBT+ dicendo: «Ci sono persone, soprattutto in America, che non sanno di che sesso sono» e che «non conoscono il loro orientamento sessuale, sono confuse. Il nemico è entrato così profondamente nella loro mente e nella loro anima».

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