Il governo spagnolo ha dato alcune informazioni in più sulle cause del grande blackout di aprile

Gli spettatori al torneo di tennis di Madrid durante il blackout (AP Photo/Manu Fernandez)
Gli spettatori al torneo di tennis di Madrid durante il blackout (AP Photo/Manu Fernandez)

49 giorni dopo l’enorme blackout del 28 aprile in Spagna e Portogallo, il governo spagnolo ha diffuso i risultati di una nuova indagine che doveva cercare di stabilirne le cause, e quindi anche capire chi ne fosse responsabile: sono stati incolpati in modo piuttosto diretto la società Red Eléctrica, che gestisce la distribuzione dell’energia elettrica a livello nazionale ed è in parte pubblica, e le società produttrici di energia (da cui Red Eléctrica si serve).

La ministra della Transizione energetica, Sara Aagesen, ha detto che Red Eléctrica potrebbe aver fatto un errore di pianificazione per il 28 aprile: aveva programmato di usare dieci centrali elettriche “convenzionali” (quindi a gas, a carbone, nucleari) in caso di un sovraccarico come quello che poi si è verificato; una di queste però la sera prima aveva comunicato che il 28 aprile non sarebbe stata operativa e Red Elécrtica aveva deciso di non sostituirla, ritenendolo non necessario. Quando poi c’è stato effettivamente il sovraccarico che ha fatto crollare la rete, secondo Aagesen ciascuna delle nove centrali che sarebbero dovute intervenire per mitigarlo non avrebbe funzionato come previsto.

I risultati dell’indagine in ogni caso non sono pubblici e mancano alcune informazioni: non si sa per esempio quali siano le società a capo delle centrali che non hanno funzionato. Si sa però che è stata esclusa definitivamente l’ipotesi che il blackout sia stato causato da un attacco informatico, come già concluso da quelle precedenti.