La banca centrale degli Stati Uniti ha di nuovo mantenuto invariati i tassi d’interesse

La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti (chiamata comunemente Fed), ha deciso di nuovo di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento, che quindi resteranno in un intervallo compreso tra il 4,25 e il 4,5 per cento. I tassi di interesse sono il principale strumento con cui le banche centrali dei paesi provano a controllare i meccanismi che influiscono sui prezzi.
La Fed aveva deciso la stessa cosa a dicembre, alla fine di gennaio e l’ultima volta all’inizio di maggio. Negli ultimi mesi, questo è stato definito da molti quotidiani statunitensi un approccio “wait-and-see” (aspetta e vedi), che la Fed sta adottando mentre valuta l’impatto delle politiche economiche dell’amministrazione di Donald Trump, specialmente quelle dei dazi.
A maggio, quando la Fed aveva deciso di mantenere i tassi invariati dopo l’annuncio degli enormi dazi introdotti da Trump, il suo presidente Jerome Powell aveva motivato la decisione col fatto che il rischio di aumento dei prezzi a causa dei dazi era ancora più forte dei rischi per la crescita dell’economia: l’aumento dei prezzi richiederebbe ancora una politica monetaria di tassi elevati per combattere l’inflazione, mentre un abbassamento dei tassi favorirebbe la crescita economica. Trump stesso al tempo spingeva affinché i tassi venissero abbassati, di modo da rendere più convenienti prestiti e investimenti e provare così a dare una spinta all’economia.