È stato rimontato il comignolo della Cappella Sistina, come per ogni conclave

Vigili del fuoco di Città del Vaticano installano il comignolo, 2 maggio 2025 (AP Photo/Bernat Armangue)
Vigili del fuoco di Città del Vaticano installano il comignolo, 2 maggio 2025 (AP Photo/Bernat Armangue)

Venerdì mattina i Vigili del fuoco della Città del Vaticano hanno rimontato il comignolo sul tetto della Cappella Sistina, da cui a partire dal prossimo 7 maggio usciranno le proverbiali fumate bianca o nere che indicheranno l’esito delle votazioni del conclave, cioè la riunione dei cardinali incaricata di eleggere il papa che succederà a Francesco. Le fumate nere indicheranno che nessun nome ha ottenuto la maggioranza necessaria all’elezione, mentre quando verrà eletto un nuovo papa la fumata sarà bianca.

Il comignolo si trova lì proprio perché è all’interno della Cappella Sistina che avverrà il voto, al termine del quale (qualsiasi sia l’esito) le schede verranno bruciate per non lasciare traccia, in una grande stufa che come il comignolo viene messa lì per l’occasione.

Vigili del fuoco di Città del Vaticano installano il comignolo, 2 maggio 2025 (AP Photo/Gregorio Borgia)

Dal 2005 le stufe, che collegate al comignolo sono l’unica via di comunicazione dei cardinali con l’esterno, sono due: quella storica, usata per la prima volta nel 1939 per l’elezione di papa Pio XII (Eugenio Pacelli), e una seconda più moderna, in cui vengono aggiunte delle sostanze che generano il colore nero o bianco, a seconda dell’esigenza. Questa precauzione si è resa necessaria per evitare equivoci e per rendere la comunicazione più chiara e visibile possibile, dopo vari casi in cui le fumate erano state di colore incerto o sia bianche che nere. Quando il papa verrà eletto, suoneranno anche le campane.

(AP Photo/Gregorio Borgia)